In caso di incendio o di emergenze, le vie di esodo e le uscite d’emergenza sono letteralmente la via di salvezza che permette alle persone di fuggire al pericolo e di portarsi in un luogo sicuro.

Per vie di esodo si intendono le vie d’uscita “disposte per garantire alle persone presenti l’abbandono in sicurezza del posto di lavoro”.
Nel Decreto Legislativo 81/2008 vengono indicate le caratteristiche minime delle vie e delle uscite di emergenza: esse devono essere sempre sgombre per poter essere percorse agevolmente; il loro numero e le loro dimensioni devono essere commisurate all’organizzazione degli spazi e al numero di persone presenti nel luogo di lavoro.
I criteri generali di sicurezza per le vie di uscita stabiliscono l’adeguatezza delle vie di esodo, con tutte le eccezioni del caso.
Quando per motivi architettonici le misure previste non possono essere rispettate, sono previsti degli adattamenti per limitare i rischi per le persone che si trovano nei luoghi di lavoro.

Il Decreto parla esplicitamente della segnaletica, che deve evidenziare le vie di fuga in modo chiaro.
Per questo motivo le vie di esodo vanno indicate con cartelli e segnali che risultino visibili anche in mancanza di luce, in presenza di fumo e nelle difficili condizioni psicologiche che caratterizzano i momenti di emergenza.

Per segnalare le vie di fuga è bene utilizzare cartelli fotoluminescenti con pittogrammi, scritte e frecce direzionali.
Possono essere utili anche i nastri fotoluminescenti che evidenziano non solo la via da seguire, ma anche la presenza di eventuali ostacoli, come gradini o pilastri.

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Il team di Diadromì

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